è tutto così fragile
Emma Cavigliasso – Nicolò Taglia
Opening giovedì 11 settembre ore 18
Durata mostra 11 settembre - 11 ottobre 2025
La mostra “è tutto così fragile” presenta per la prima volta il lavoro realizzato a quattro mani da Emma Cavigliasso e Nicolò Taglia. Entrambi hanno alle spalle una carriera come fotografi, ciascuno con la propria poetica e il proprio punto di vista. In questa occasione, invece, i due fotografi hanno scelto di collaborare, dando così avvio a un progetto che, dopo questa anteprima, caratterizzerà il loro lavoro futuro.
Immersi nella natura, lontani dalle coordinate esistenziali tipiche del loro quotidiano, Cavigliasso e Taglia sono andati alla ricerca di una dimensione dell’essere che loro stessi definiscono primordiale. La natura diventa così qualcosa da indagare lontano dalla sua dimensione macro: non ci sono boschi, non ci sono distese di fiori, non ci sono i prati. C’è qualcosa che però finisce per assolutizzare il dettaglio e rendere radicale l’immagine. I due artisti parlano di “sospensione del flusso interpretativo” per definire proprio questo passaggio dal riconoscimento esplicito e immediato dell’oggetto fotografato, alla necessità di interpretarlo senza avere coordinate precise per orientarsi. È così che la fotografia smette di essere uno strumento di documentazione, trasformandosi in uno stimolo evocativo, capace di suscitare nell’osservatore uno sforzo interpretativo che finisce per connetterlo con lo sguardo dei fotografi.
Ciò che Cavigliasso e Taglia intendono fare è strappare la fotografia dal suo intento documentale e trasformarla in un mezzo per condividere con lo spettatore il momento di una sensazione, l’istante di una suggestione, qualcosa, insomma, che ha a che fare con aspetti più complessi dell’immediatezza dell’immagine.
I soggetti delle fotografie esposte non sono immediatamente riconoscibili, ma non sono nemmeno semplicemente il prodotto di uno sforzo per trasformare il reale in astrazione: sono piuttosto una sineddoche che ci permette di passare dal particolare al generale per mezzo di un processo evocativo. Si rappresenta il mondo, dunque, ma non attraverso le sue coordinate più tipizzanti, quanto grazie alla capacità di suggerire, di far intuire qualcosa che i fotografi costruiscono anche attraverso lo sguardo del pubblico.
La casualità degli incontri con certi luoghi, le condizioni in cui questi incontri sono avvenuti, l’istante in cui lo scatto avviene sono tutti elementi che contribuiscono a rendere questo progetto un vero e proprio viaggio emotivo in cui le implicazioni esistenziali degli artisti si intrecciano con l’imprescindibilità della natura.
Emma Cavigliasso (Torino, 1984)
Con l’uso della fotografia e dei video ha dato vita nel tempo a un progetto autoriale caratterizzato non solo dai soggetti che mostra, ma soprattutto dal metodo, una dichiarazione dell’atto stesso del fare fotografia. Contesa tra il desiderio di documentare il tempo che passa e il confronto con la vastità della memoria, questa ricerca assume la forma di un archivio sempre aperto in cui confluiscono gli istanti dell’ordinario, con una riflessione sulla fugacità del presente che si sottrae alla consapevolezza della vita quotidiana.
Nicolò Taglia (Torino, 1974)
Per molti anni si dedica alle piante attraverso la creazione di giardini: una forma alternativa di arte, la botanica. Nel 2012 inizia un percorso parallelo complementare al precedente, la fotografia in bianco e nero come un nuovo dialogo dell’arte: una costante ricerca e lotta per cogliere e comprendere la luce che ci circonda, a volte in ambiente urbano, altre nella natura.
DR Fake Cabinet
Via Giuseppe Barbaroux 25 (interno cortile)
Dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19.30 e su appuntamento
Info:
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Tel: +39 338 167 29 86 +39 320 824 00 04
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